
La tendenza attuale nel trattamento dell’ernia del disco è lo sviluppo di metodi meno invasivi, con l’obiettivo di ridurre la degenza operatoria e post-operatoria.
Due percorsi sono stati sviluppati:
– il primo prevede l’utilizzo di un endoscopio a 5 vie per via interlaminare
– il secondo prevede l’utilizzo di un endoscopio a 5 vie per via transforaminale laterale utilizzato dall’autore
Che cosa è la discectomia endoscopica transforaminale (DET)?
DET è una tecnica mini-invasiva della colonna vertebrale che utilizza un endoscopio per il trattamento dell’ernia del disco, della protrusione e degenerazione discale che sono causa di mal di schiena e sciatica.
La via chirurgica di accesso è transforaminale (laterale), evitando così le complicanze dell’accesso interlaminare. L’endoscopio permette un’incisione minima (8mm) per accedere al disco. I tessuti e muscoli sono semplicemente dilatati senza essere incisi. Ciò contribuisce a ridurre i danni ai tessuti, a diminuire il dolore post-operatorio e a consentire un recupero funzionale più rapido. Inoltre l’endoscopio consente una visualizzazione eccellente al fine di estrarre la parte del disco che è causa del dolore provato dal paziente.
La tecnica si avvale anche dell’utilizzo del laser e delle radiofrequenze.
L’uso del laser permette l’apertura di una cavità nel disco con elevata precisione per facilitare la rimozione del disco erniato. Inoltre, questo strumento può essere usato per trattare escrescenze articolari (speroni) che possono comprimere le radici nervose (stenosi del recesso laterale).
Inoltre la termomodulazione, utilizzando un elettrodo bipolare HFR può desensibilizzare terminazioni nervose, che sono fonte di dolore discogenico.
Caratteristiche dell’intervento
La durata dell’intervento è di circa 30 minuti e viene effettuato in neurosedazione semplice e senza anestesia generale. In primo luogo, viene eseguita una cromodiscografia per visualizzare l’ernia con precisione. Successivamente si effetua una piccola incisione di 8 mm sul lato della regione lombare per l’introduzione dell’endoscopio nel disco sotto controllo fluoroscopico.
Vantaggi di questa tecnica
Diversi studi pubblicati mostrano i seguenti risultati:
– Un tasso di soddisfazione del 90%
– Un tasso di complicanze di circa l’1%
– Una necessità di reintervento in circa l’1% dei casi
Inoltre, la minore aggressività questa tecnica consente una ripresa funzionale molto rapida.
In caso di insuccesso, è possibile utilizzare la stessa tecnica o procedere con chirurgia tradizionale.
Decorso post-operatorio
A seconda di ogni singolo caso, venire fornite istruzioni circostanziate che comprendono una appropriata terapia preventiva da effettuarsi per diversi mesi, con l’obiettivo primario di consolidare la ripresa ed evitare ricadute e dolore.
Potenziali complicanze
Anche se rare, possono verificarsi. Sono identici alla chirurgia convenzionale (allergiche, neurologiche, infettive o generale). Questo è il motivo per cui è importante che il paziente fornisca al medico il massimo delle informazioni sul suo stato di salute prima dell’intervento chirurgico.